Barefoot running: correre a piedi nudi

Barefoot running: correre a piedi nudi

Barefoot running significa letteralmente correre a piedi nudi, senza scarpe.
Come sapete il piede umano è un dispositivo straordinario composto da numerosi legamenti, tendini, gruppi muscolari e, da non dimenticare fino a pensate, 26 piccole ossa, che sono perfettamente in grado di assorbire le forze di contrasto tra i piedi nudi e la terra. Altro aspetto interessante è che prima dell’invenzione della scarpa , correre a piedi nudi per l’uomo è stato l’unico modo di correre, e ancora oggi ad esempio i Tarahumara, popolazione indigena nel nord del Messico, proseguono con questa consuetudine. (Da “Born to run” di Christopher McDougall, ottimo consiglio di lettura)

Prima dell’arrivo sul mercato delle famose Nike Air (primi anni ’80), con il relativo cuscinetto ammortizzante sotto il tallone, anche i nostri podisti utilizzavano scarpe con suole relativamente piatte. La tecnica di corsa era di conseguenza un po’ differente: falcata più corta per la necessità di non atterrare con il tallone e una corsa che si svolgeva prettamente sulla punta e sul centro del piede.

I coach si accorsero ben presto di due cose: 1) aumentando la falcata le prestazioni miglioravano e 2) aumentava la percentuale di infortuni (fascite plantare, spina calcaneare, infiammazioni al ginocchio, ecc.). Da ciò si evince che questo nuovo tipo di calzature ha “impigrito” i muscoli della pianta del piede che quindi diventano meno efficaci nel sostenere la volta plantare sotto il peso del nostro corpo.

Il Barefoot Running può rivelarsi una buona tecnica di corsa, ovviamente per sportivi predisposti e preparati correttamente. Senza le dovute cautele, il barefoot running, potrebbe rivelarsi estremamente dannoso.
La corsa a piedi nudi permette di riattivare il piede e la caviglia, migliorando la gestione degli impatti e la stabilità propriocettiva.

Barefoot running: correre a piedi nudi

Se ci si vuole avvicinare al barefoot running attenzione a farlo gradatamente e supervisionati da un professionista (allenatore e fisioterapista) che sappia coordinarvi sulle vostre personali caratteristiche di corsa. Evitate il fai da te e il passaggio drastico da scarpe da corsa ammortizzate a quelle minimal, incorrereste in sovraccarichi funzionali e infortuni.

Barefoot running: correre a piedi nudi

Un possibile avvicinamento alla corsa a piedi nudi potrebbe includere questi accorgimenti:

  • Usare scarpe minimal per il defaticamento solo su terreno morbido (es. prato);
  • Usare scarpe minimal per gli esercizi di tecnica di corsa (es. andature) dopo il riscaldamento;
  • Usare scarpe minimal per gli esercizi di stabilità propriocettiva;
  • Fare esercizi di rinforzo per la caviglia;
  • Al termine di ogni allenamento eseguire anche stretching per i muscoli della catena cinetica posteriore;
  • Usare progressivamente le scarpe minimal negli allenamenti ed in gara;

L’argomento è molto interessante, torneremo in ulteriori articoli per approfondire. Per concludere, ma di fondamentale importanza, prima di gettare le scarpe da corsa, è fondamentale consultare un fisioterapista o un podologo sportivo che può analizzare il vostro stile di corsa, valutare debolezze o rigidità del vostro corpo, controllare la biomeccanica di gambe e piedi o semplicemente aiutare a migliorare la tecnica di corsa.

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